giovedì 17 aprile ore 21.00
un progetto di Teatro Tor Bella Monaca e Federazione CEMAT
in collaborazione con Fondazione Teatro La Fenice Venezia e Conservatorio S.Cecilia
Un’importante iniziativa di promozione dell’opera lirica, con la proiezione di 9 opere prodotte dal Teatro La Fenice di Venezia. In alcune delle serate, le proiezioni saranno precedute da brevi interventi di giovani cantanti lirici che interpreteranno arie da alcune opere.
Maometto secondo di Gioachino Rossini
2005, Teatro La Fenice
con Lorenzo Regazzo, Maxim Mironov, Carmen Giannattasio, Annarita Gemmabella
orchestra e coro del Teatro La Fenice di Venezia
direttore Claudio Scimone
regia Pierluigi Pizzi
Trama
atto primo
Nella colonia veneziana di Negroponte, in Grecia, verso la metà del secolo xv, il consiglio di guerra è riunito nel palazzo del governatore, Paolo Erisso: le truppe del Sultano Maometto II, che ha intimato la resa incondizionata entro la mattina seguente, sono alle porte della città. Il prudente generale Condulmiero propone la resa, ma prevale l’eroismo del giovane generale Calbo, che eccitatutti alla più strenua difesa.
Erisso, rimasto solo con Calbo, gli confida la propria angoscia per la sorte della figlia Anna. In piena notte, nella sua stanza, Anna non dorme, preoccupata per il padre; questi entra insieme a Calbo, che propone alla figlia come sposo.
Ma Anna, pur esitante, confessa d’amare Uberto, Signore di Mitilene, conosciuto a Corinto mentre il padre era a Venezia. Erisso ricorda bene d’aver avuto Uberto al proprio fianco per tutto il viaggio: qualcuno dunque si è spacciato per lui. Anna è sconcertata, ma un colpo di cannone richiama i due uomini alla battaglia, mentre la giovane si dirige al tempio.
Le donne raccontano ad Anna che un traditore ha aperto le porte della città ai Turchi.
Tutte si riuniscono in preghiera. Erisso e Calbo sono consci di avere solo la notte per tentare un’ultima sortita, ed il governatore invia delle truppe alla rocca, quindi consegna alla figlia un pugnale.
All’alba irrompono i Turchi, pronti alla carneficina; Maometto in persona predispone l’attacco istruendo il proprio confidente Selimo.
Questi è stupito dalla precisa conoscenza del luogo del Sultano, che gli spiega come egli l’avesse già perlustrata in incognito. Erisso e Calbo vengono introdotti, in catene: nell’udirne il nome Maometto comprende che Erisso è il padre della donna cha aveva amato a Corinto, e gli offre salva la vita a patto della resa incondizionata.
Dopo qualche esitazione, Erisso rifiuta, e Maometto ordina allora che i due siano sottoposti a tortura. Anna si precipita davanti a Maometto per ottenerne la pietà, ma riconosce in lui l’amante che aveva conosciuto sotto falso nome: alla sua minaccia di trafiggersi, Maometto concede la grazia a Erisso e al «fratello» Calbo – con questa qualifica Anna lo aveva presentato – poi si precipita a combattere.
atto secondo
Nella lussuosa tenda di Maometto una schiera di donzelle musulmane cerca invano di distogliere la disperata Anna dai suoi tormenti. Sopraggiunge Maometto, che le dichiara il proprio amore e manifesta il desiderio di farla regina; Anna rifiuta e si scioglie in amare lagrime. Fuori, nella piazza, i soldati turchi sfogano la loro sete di vendetta. Maometto li esorta a seguirlo alla conquista dell’ultimo baluardo: la rocca. Come estremo pegno d’amore e come garanzia di rispetto da parte dei musulmani, egli le consegna il sigillo dell’autorità imperiale Erisso e Calbo, travestiti da musulmani, sono fuggiti dalle galere, grazie al sigillo porto loro da Anna, e si apprestano a combattere nuovamente. Giunge Maometto, e sfida Erisso che sprezza il suo amore per la figlia, ma è Calbo a farsi avanti, dichiarando con orgoglio di essere marito, e non fratello, di Anna: in battaglia i due lotteranno anche per coronare il rispettivo sogno d’amore. Nelle cappelle sepolcrali della chiesa, ov’è sepolta la moglie di Erisso, Anna ascolta le preghiere delle donne e si accinge al suicidio nel caso la battaglia avesse esito negativo. Ma, tra il fragore delle armi, sopraggiungono Erisso e Calbo, che hanno respinto l’attacco alla rocca, costringendo Maometto alla fuga. Il matrimonio tra Anna e il valoroso Calbo corona la vicenda..